Lyrics:
Che ti vedo, che ti stringo, che
Ho bisogno di te, sotto la doccia insieme
Ho bisogno di te, ti voglio tanto bene
Ho bisogno di te, senza neppure
pianoforte un respiro da dimenticare
Ma non se ne va e neppure rimane
Si perde nei fili di un tram che scompare
Ma abbiamo tutta la vita davanti
Sì,
che lo misero dentro
Suo padre non c'era neppure quando
Lo portarono via morto
Chi ha visto la guerra non può capire
Chi piega la schiena vive da
quelli di una gatta
Io porto un abito
Rappezzato come la mia vita
Sei una marionetta che non sa neppure quel che fa
Ma se sorridi
Tutto sei per me
quelli di una gatta
Io porto un abito
Rappezzato come la mia vita
Sei una marionetta che non sa neppure quel che fa
Ma se sorridi
Tutto sei per me
troppa fame"
E chiese al vecchio "dammi il vino
Ho sete e sono un assassino"
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
Non si guardò neppure intorno
te, lo scemo che passa
E neppure la notte ti lascia da solo
Gli altri sognan sé stessi e tu sogni di loro
E sì, anche tu andresti a cercare
Le
Sellatele il suo pony
Cavalcherà fino a Londra stasera
Ad implorare per Geordie
Geordie non rubò mai neppure per me
Un frutto o un fiore raro
Rubò
dove inciampare
Non gli importa d'alzarsi, neppure quando è caduto
E i miei alibi prendono fuoco
Il Guttuso ancora da autenticare
Adesso le fiamme
troppa fame"
E chiese al vecchio "dammi il vino
Ho sete e sono un assassino"
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
Non si guardò neppure intorno
Sellatele il suo pony
Cavalcherà fino a Londra stasera
Ad implorare per Geordie
Geordie non rubò mai neppure per me
Un frutto o un fiore raro
Rubò
insolente di sicurezza
E si erà appena rivestito, che io sconfita ritrovai la mia tristezza
Volevo dirgli "resta quà" ma per fermarlo non tentai neppure un
Ed io che ti somiglio ho fatto come te
Ma dico ma, ma, ma e dico se, se, se
Perciò concludo con malinconia
Che mai neppure un gesto ci salvò
E un po'
Roberto, della carie un vero esperto
(Uh-uh, Roberto)
Taglio, cucio e poi riparto e non disdegno assai neppure di segare qualche arto
(Uh-uh, Roberto)
Io
insolente di sicurezza
E si erà appena rivestito, che io sconfita ritrovai la mia tristezza
Volevo dirgli "resta quà" ma per fermarlo non tentai neppure un
sicurezza
E si era appеna rivestito
Che io, sconfitta, ritrovai la mia tristezza
Volevo dirgli: "Resta qua"
Ma per fermarlo non tentai neppure un gesto
M'ha
dove inciampare
Non gli importa d'alzarsi, neppure quando è caduto
E i miei alibi prendono fuoco
Il Guttuso ancora da autenticare
Adesso le fiamme
su, vado su, vado su
Su, su, su, come due note che volano nel cielo
E tutti sanno
che ho tanto di quel fiato
Che neppure una balena può resistere
mi vuoi
Non ti deluderò
E di volerti io non smetterò
E adesso spiegami tu cosa vuoi da me
Tu non ti arrendi neppure se dico no
Mi guardi e mi
Rocco Siffredi
Neppure Casanova
La Kizomba (no!)
La Baladi (no!)
Questa danza nuova
Benvenuti nella casa degli eroi
Anime in estasi ma spente mai
La luna m'illumina il cammino
E nel buio dell'anima mi salva
E guardo il bosco in questo sacro silenzio
E non mi appare bello neppure la metà di te
suo pony
cavalcherà fino a Londra stasera
ad implorare per Geordie.
Geordie non rubò mai neppure per me
un frutto o un fiore raro.
Rubò sei cervi nel
d'accordo mai
E io spreco le giornate qui
Tra gli angoli di casa mia
Dalla sedia alla poltrona
E sdraiata sul divano
Non mi guardo neppure più allo
neppure noi
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino, sempre in
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