Lyrics:
essere a modo, Mimì? Le posate spostate Le coppie sposate Le sere passate I tuoi passi spossati Ah, ah, Mimì Le posate spostate Le coppie sposate Le sere
Anche al mare Quando mi sento obbligato ad andare Dove la gente ama fare la fila Per una sdraio o bere il caffè Se vi do il pacco quando vi sposate
dove siete finiti? Sedotte, sedute Vi siete sposate Scendiamo a un compromesso Che succeda in un letto Firmiamo un contratto che giustifichi La la la la
ricche già sposate Con le cene tutte pagate Con la Porsche nel parcheggio Ci puoi passare un pomeriggio Le tardone sono buone Le tardone sono buone Hanno
che alcune si siano sposate Si dice anche che abbiano avuto dei figli E sembra che io sia sempre più confuso Nel mio immaturo mondo ormai rinchiuso
il futuro broder ma non sono un vate Le donne che voi amate sai vi sfrutteranno Aspettano che vi sposate Il vento prende cenere bruciata Mi sa che
possessione sposate con noia ed ossessione, troppa pressione per Sento mille voci in testa mi chiamano, io non rispondo mai E non lo faccio perché manca
Scappare e poi volare Da questa realtà Le amiche sono andate Sposate o separate Lei sola col suo micio In un vuoto trilocale Ma il sogno della danza Dei
modalità jet Demoni in testa mi parlano Storie mi mandano in paranoia Spero che non rimanga mai sola Le sue amiche sposate con la vodka La porteranno su una
chiede la pula siamo sordi Ho giocato e mi so divertito ma mo sto aspettando fra l'ora dei soldi Due colpi per brindare Due soffi e vi sposate Biscotti da
e l'umiltà Ottenendo tutto mentendo sull'età A 70 mi faccio prete per dare assoluzioni A donne virtuose, sposate e milfoni Che per purificarsi, però
Che lasciano oscillare melodie. Archi si mescolano impetuosi. Ancora suoni delicati, da corde Sposate a fiati; un ottone Distante. Un movimento
impegnati Quando sposate cause per sentito dire, brutti ritardati Voglio dire anch'io una frase fatta, infami Dopo l'11 settembre non possiamo più
Ikea Sei troppo gracile, con lei, fra', è troppo facile Il suo tipo è un libro che annoia dopo due pagine Vita dannata nel senso donne sposate, mamma
penso a me e te Poi ripenso al perché Poi ridendo penso a me E ci provo ma non te ne Tante volte passate Un'altra notte insonne Quante mogli sposate
Dio Abbi pietà di tuo figlio Oh Gesù mio, oh Gesù mio Lascia un sorriso per me Io sono il peso su coscienze Poco attente alla vita Opulente e sposate
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