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Lunedì dei parrucchieri, oggi non si lavora
lavorato troppo ieri, oggi nemmeno un'ora...
operai di tutti i ceti, fate così:
per solidarietà non si

Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest
Studenti, braccianti ed operai: il sole non sorge più ad est
Abbiamo vegliato una notte, la notte dei

Sono come sono, un po' cambiato
Hey, tu, come ti senti? Che cosa sei?

Siamo filosofi operai, faccendieri disperati, cinghiali incazzati
Ed io non

Arriva l'alba e la mattina che non vivo mai
Come fornai in cerca guai
E ci si sveglia con la sirena degli operai
Dei vascelli di Allan Poe siamo i

(Yeah) nel blu dipinto di blu

Siamo ragazzi popolari
Tutti diversi e tutti uguali
Figli di operai
In mezzo a mille guai
Ma con i sogni nei

Fuori ma mai dai guai
Finirò i drink che non finirai
Rubi i cartelli degli operai
Una notte sparirai
Puff
Io abbino il vino al vino
I suoi occhi si

userai
Anche se non sono il primo dei tuoi operai
Ora che mi sono perso chiederai di me
In tutto questo resto sveglio fino alle tre
Se resto sveglio fino

pas qu'tu bégayes
Ok j'reprends j't'avais prévenu qu'j'opérais sans refrain
On a forcé la porte on est rentrer
J'ai aimé voler grâce a mon re-fré

mai la forza d'affiorare

I figli degli operai
I figli dei bottegai
I figli di chi è qualcuno e di chi non lo sarà mai

Come mai come mai
Come

avrai,
Abd, compagno, il grande cuore
mio e di tutti gli operai.
chi ha compagni mai non muore.

E vivrà nel nostro pugno,
e vivrà in questa canzone,
nella

notti dell'estate
là in fondo alla ferrovia
tra le case di operai
si vedevano le Hawaii

polline di primavera
sulla Susy che cresceva
sul mio corpo che

Ma la mosca è antidemocratica
Disturba gli impiegati comunali il Venerdì mattina
Gli operai, gli addetti in sala stampa
Disturba gli impiegati comunali

aiutato dal papà ed il lusso
Poi ci sono io che non abito dai miei creo musica che non entra in hit parade
Non disoccupato ma figlio di operai spingo sempre

pittore
Stilista, ragioniere, barista
Buffone, operai, padrone
Ma non quello che fai
Ma non quello che fai

Dimmelo... dimmelo
Cosa vorresti diventare

svaniva
Son quattro gli anni
E il lavoro va avanti
E gli operai ormai sono stanchi
La puzza nel naso,
La rabbia ed il fumo
Cutegna che "cinque minuti e poi

operai, saldata a ferro e fuoco.
Nasce la nostra storia.

Fino alla morte,
non si piega,
e non si spezza,
Ne lacrime, ne rese.
Saldata a ferro e fuoco.

Ghjè stamane chì scuntrai sott'à i monti suvrani
Una banda d'operai marinari è paisani
O cumpagni duve andate ? Tamanta armata 'ssa mossa
Andemu

le galassie e  l’infinito azzurro,
ascoltavo i richiami del vento :
il suo richiamo, il suo sussurro. (bis)

Il camion degli operai è fermo,
è dopo la

isole deserte; il vero scopo e’ ridurre i costi inserendo sempre meno norme di sicurezza.
Gli operai di questi “Paradisi Nucleari” sono destinati alla

Compagne, proletari, studenti ed operai
è questo tempo che ci chiama, oggi più che mai,
Da Quirra a Niscemi per L'cquila e Chiomonte
Non servono

tua mensa insieme ai miei fratelli
Come la terra che accoglie il tuo seme
Come una pianta che dona frutti buoni
Siamo operai nella tua grande vigna
Siam

Avanti ragazzi di Buda 
 Avanti ragazzi di Pest 
 Studenti, braccianti, operai, 
 Il sole non sorge più ad Est. 
  
 Előre budai srácok,  
 Előre

Canto il disagio di una
Generazione stanca della bugia
Ancora 160 operai morti di gas e sfruttamento
I porci tutti assolti come sempre
Ridendo da chi

con le righe.
A voi tutti operai,
Niente soldi, solo guai.
A te grande sognatore
Che hai inventato le parole:
Briga pure quanto vuoi
Ma i felici siamo