Lyrics:
silenzio di una bufera rimise ogni cosa al proprio posto. le navi furono le sole a capire che non si poteva uscire da quei marosi infernali, da quei deserti
chiudono, accuse che non vedono, marosi che scampano stracci di abbracci, tra corni e uniformi, laddove la speranza accetta solo l'attesa, ricambia solo la
E se il cielo si sciogliesse sopra noi? Quando mai? Quando mai? Se smettessero i marosi e le maree? Non mi restano idee Sogni di sogno nonostante gli
nazioni, civiltà e sacre are. L’oceano si scosse da milioni di sacrilegi e di sfregi dolorosi e i suoi marosi simili a dragoni spietati si abbatterono
vorticosi Scrivo "Vertigo" per gli invidiosi Dritto sull'onda serfo marosi Siamo la scena, la crema, il sistema che frena Pensieri mai scritti teorema, si
ki magyarnak született. Orosz mintára végre kikiáltódik, A Marosi Magyar Autonomia, De hangosabbá válik népünk sóhaja, S az iskolában
cerca in essi salvezza annaspando ritrova nuova disperazione I marosi prendono non attendono cenno chi per acque si perde non chieda perdono Il marese
fakanállal, paprikásan, bográcsba'. Isszák rá a jó veres bort, a hevesi, a marosi, a kőrösi csobánbul.
i piedi Ne voglio cento oppure duecentoventi Disegno una faccina che ridiamo a momenti Ci passiamo il tempo voglio piedi nei denti In giro con marosi
alla base (sugli altipiani gli ultimi marosi di luce) Escono in fretta (lingue di cobalto sulla roccia e incominciano scariche a voltaggi divini) Vengono
i marosi niun legno osa affrontar, trepidando, gli squali ardimentosi mi guardano passar! Simile al mio signor, mite d'aspetto quanto è forte in cuor,
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