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Sballi Ravvicinati del Terzo Tipo

Vasco Rossi

Le Canzoni D'Amore

2002

volo

E centomila cuori cominciarono 
A sondare il cielo 
Con un sospiro leggero 

Da quella parte sì, è da quella parte 
Che sarebbero venuti

volo

E centomila cuori cominciarono 
A sondare il cielo 
Con un sospiro leggero 

Da quella parte sì, è da quella parte 
Che sarebbero venuti

entrò la notte

E solo con l'arrivo del dottore
Le bocche delle donne cominciarono a parlare
Lo zio invece smise del tutto
E dunque anche di uscire

campo
E se glielo viene chiesto
Sono esperte anche del pianto

Cominciarono a prescrivere 
Con sapienza e devozione 
Queste colte chiromanti 
Queste

lo fecero 
E cominciarono a piovere dubbi 
A spaccare il fegato 

E lei prima di dormire guardò fuori dal  balcone
Poi mise le scarpe e scese
Mentre

Con le droghe più gommose
Basket Case è ormai da poser
Le madrine tumefatte che guarnivano le sacher
Cominciarono a pippare come piccole startupper
Un

Seduti a un tavolo in disparte
Guardavano in silenzio certe carte
Poi senza dare nessuna spiegazione
Cominciarono a gridare
Ma dove che vai dove stai

curiosi al dramma collettivo
Di questo mondo che a loro
Indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare com'è profondo il

tutti i prigionieri. Cominciarono come al solito a girare in tondo in tondo, mentre un Limonaccio batteva il tèmpo: «Unò-duè, unò-duè...».
«Unò...-

cavalcare,
fiori di mille sfumature le portavo e andavamo al mare.
Ma gli zombie alle nostre porte… cominciarono a bussare!

Esistono le muse o è la Morte che

questo mondo
Che a loro indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare

come un veleno
E tutti cominciarono a pregare
Levato il piccolo Ninetto scemo
Che continuò a giocare

Con una mano dentro i pantaloni
E un piede

trincea di lusso
E a questo punto i tre quarti del pubblico
Cominciarono a fischiare, a gridare
"Ogni cosa a suo posto, quest'uomo è nel posto sbagliato"

E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare

È chiaro
Che il pensiero dà

questo mondo che a loro
Indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare nel loro grande mare
Com'è profondo il mare nel loro grande mare

Cominciarono a uscire le facce
Le storie, i cognomi e le età
E se ti guardi abbasso lo sguardo
Tu non capisci il perché
Ma che importa, io ho solo paura
Tu

indubbiamente 
Doveva sembrar cattivo 
E cominciarono a pensare 
Nel loro grande mare 
Com'è profondo il mare 
Nel loro grande mare 
Com'è profondo il mare

mondo
Intanto nel silenzio di chi vive drammi
La fiamma della ragione iniziò ad alimentarsi
E cominciarono a capire, forse troppo tardi
Che il pensiero è

Come i fiori caduti a Reggio Emilia
Come il fuoco quei giorni giù in Sicilia
E così chi ci doveva aiutare
Impazziti cominciarono a sparare.

Per le

come un veleno
E tutti cominciarono a pregare
Levato il piccolo Ninetto scemo
Che continuò a giocare

Con una mano dentro i pantaloni
E un piede

fino alla piazza e come
Due ragazzi cominciarono a ballare

E al suono della loro danza
Molta gente che dormiva s’affacciò
E scese nella piazza scura e