Nostalgia Istantanea

Dargen d'Amico

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Dargen d'Amico

Dargen d'Amico is an Italian singer, rapper, and songwriter. He is known for his unique blend of hip-hop, pop, and electronic music. D'Amico has released several successful albums and has collaborated with various Italian artists. His music often explores introspective and personal themes, showcasing his poetic lyrics and versatile vocal style. more »


18:11
#1

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E di' una parola qualsiasi, comincia
Con qualcosa di semplice, tanto è la
Prima cosa che dici, nessuno sa cosa
C'era prima, guarda la Bibbia, comincia
Semplice, è sempre in classifica e
Continua a vendere, probabilmente il
Primo ad ascoltarla si sarà chiesto
"Ma di che diavolo parla?" Le parole
Da usare, sempre quelle, l'arte è cambiare
L'ordine, la vita è un'abitudine ma
Capita sempre di perderne, e così sono
Sempre meno, estendo i significati
Come rimedio, e in un futuro già palpabile
Userò per tutto un solo vocabolo. Nell'attesa
Ringrazio i coralli, che mi aprono
Senza che io usi le mani, qui siamo
Tutti stanchi come i santi e campiamo
Con le parole degli altri, le luci
Calano, stelle cadenti e quando passano
Tutti i passanti i presenti restiamo
Io e il mio sangue, pieno di cose inutili
Come i rimpianti. Quando sei giovane
Ingerisci e ti fidi, quando cresci,
Beh, almeno pagami, non sempre chi
Disprezza compra, spesso chi disprezza
Disprezza e basta, non c'è fine al
Bello, ma è una bugia, e potrei spiegarlo
A parole ma una fotografia del sole
Per quanto si sforzi non scalda uguale.
E vada come vada questo paesaggio,
Premetto che ho scommesso sul pareggio,
Ma se dentro questo quadro qualcuno
Mi conosce faccia finta di no, perché
Purtroppo ci vedo chiaro, perché sento
La luna in mano, e potrebbe farmi dire
A porta vuota cose che, francamente,
Meglio di no. E ora se volete andare,
Andate pure, uno alla volta e tutti
Di lì, un fanatico ha sempre cose da
Dire ma se avete altro da fare per
Me va bene così, io magari rimango
Ancora un po', e rimpiango in sala
Il caldo che c'è in bagno, riciclo
Il canto altrimenti ristagno, Acquerelli
Salati su tela di lenzuola, maneggiare
La morte con cautela, va tutto bene,
Sì, ma non ci credo, non sai prendere
La gioia alla leggera, un inguaribile
Pessimista arrampicato al settimo cielo,
Lungo una stecca di liquirizia grida
"Voglio un altro primo giorno di scuola",
Con la cartella piena di pagine vuote,
Se non avessi avuto il terrore dei
Bambini potrei fare il maestro e rivivere
Il primo giorno più spesso. E gite
Tra montagne di rifiuti, specie per
Impressionare i turisti, che oramai
Sono abituati, intendo dire sono abituati
Bene. Il teatro fa parte della vita,
Foie gras d'oca, nei foyer d'opera,
A metà dell'opera c'è chi comincia
Bene, alla fine c'è chi pulisce le
Sedie, io piuttosto costruisco un teatro
Nuovo sopra, i sogni preferibili sono
In corso d'opera, contorsionismo, sogno
Il risveglio di un chirurgo che sogna
Che si opera. Sonno disturbato crea
Mente disturbata, mente disturbata
Crea foie gras, e poi dà la colpa all'imbuto,
E si difende con la erre moscia, anche
La merda è commestibile, ed è legittimo
Farsi sodomizzare da un sommergibile,
Sì, la vita è tua nessuno te la tocca,
Ma ti prego lascia vomitare l'oca.
Salto il pranzo e prendo un prete per
Il collo, "padre, vorrei vedervi morto,
Padre, come potete non vedere l'amore
Che si fa nel bagno di un treno, la
Mia verosimiglianza con Dio e la presenza
Del codice in ognuno, ma la perdono
Se benedice il rosso, e ci siamo chiariti
Fino all'ultimo sorso". Satana satellitare
Mi ha localizzato, gli dico che mi
Sembrava meglio l'anno scorso, mi risponde
"Figliuolo, può darsi, tu intanto muori,
Poi in caso fai ricorso". Angeli asmatici
In timido volo, mitologia malata, seme
Sprecato, spruzzare lungo ma nella
Direzione sbagliata. Nuvole e suppellettili
Sono la dimora della fuga di cervelli
Degli animaletti, di rettili che schifano
Gli uomini fino ad imparare il volo
Degli insetti. La gallina regina, allo
Specchio del pollame chiede "viene
Prima l'uomo o la mina?, viene prima
La morte o la vita?", apri l'Afghanistan
Per una verifica, e poggia l'orecchio
Sulle labbra del papavero e attendi
Che si apra, fiore in carne autentica,
Senti la voce uscire dai petali, la
Bellezza di questa giovinetta rispetto
Alle altre della sua fila è una conseguenza
Diretta del fatto che questa almeno
Respira. La decomposizione è brutta
A dirsi, ma siamo tutti carne con l'osso,
L'estrema unzione è brutta a darsi,
Ma ti fa sentire utile al prossimo,
Che spero di non essere io, che so
Restare in equilibrio sui capelli che
Lascio sul cuscino. Una bomba sveglia
Al mattino, la pace è la guerra più
Difficile, trovare accordi ma senza
Soldi, e la soddisfazione generale
è l'insoddisfazione dei generali, la
Condiscendenza è la virtù degli accondiscendenti,
La discesa è la virtù della salita,
L'odio riempie tempi morti immensi.
Non basta essere di sinistra per essere
Controinformazione, non basta essere
Di destra per essere sprangati sul
Portone, ma non c'è pace senza guerra
Prima, le lacrime hanno i sali dentro,
La fame nei paesi sottosviluppati evita
A noi centro il sovraffollamento. Indirettamente
è tutta colpa mia, non fare dell'ironia
Sull'eroina, effetti collaterali, effetto
Farfalla, giorni interi per terra in
Camera, quando mi alzo lascio a terra
La sagoma, restando in silenzio influenzo
Le parole di chi mi sta intorno, e
Solo andandomene lascio il segno. E'
L'epoca dell'epica delle piccole cose,
è la banalità che riveste le riviste,
Ed è la grazia di questo mondo che
è semplice, che è bello, che è triste.
Riportami la farfalla, non era male,
Se potessi alterarne il colore o farle
Parlare francese, o riflessi con nuove
Gamme in post produzione. Questa pioggia
è così pesante che nasce e muore in
Un istante, volessi peggiorare la mia
Specie mi basterebbe fare un figlio,
Volessi lezioni da qualcuno fuori dagli
Orari dell'analisi proverei con la
Matematica, dove se sbagli non finisci
In galera. Fermo al centro della balera
Mi noti subito perché non ballo, provo
A confessare al personale che mi eccita
L'odore delle donne anziane, corpi
Che la natura non vuole più, genitali
Che non generano più, che il consumismo,
Più o meno, da quando è fatto bene
Si guarda solo al più. I più per rimanere
Aggiornati non guardano i giornali,
Guardano le pubblicità, e sono in molti
A lamentarsi perché negli spot i film
Han troppi spazi. Forse non sentirei
Tanto freddo se non ci fosse Armani
In vetrina, domani chiedo un prestito
Per mettermi ciò che altrimenti non
Potrei permettermi. Mi farebbe comodo
Brevettare un nuovo suono o un nuovo
Modo di dire, o un nuovo mondo, forse
Basterebbe una nuova moda, però chiamami
Solo dopo che ci è passata sopra la
Commessa dei benestanti o il benestare
Dei commercianti, oggi anche gli animali
Gradiscono il classismo dei messaggi
Pubblicitari, cannibalismo di ritorno,
Nutrire un pollo con crocchette di
Pollo, e trova le somiglianze con l'uomo
E le somiglianze tra me e il tuo ex
Uomo, guardaci bene, siamo quasi identici,
Bene, ora disapprovaci insieme, e ricorda
Che se lui ti avesse detto sì, ora
Non saresti qui, e sogneresti cheap.
Non vorrei mai passare per passivo,
Passare per quello che non sono, passare
Per la cruna di un ago, per uno che
Disapprova il matrimonio, ma odio quando
Mi strappi dal bagno e i tuoi fermacapelli
Sul miei shampoo, quindi adesso mi
Salvo e me ne vado, io prendo un taxi,
Tu perché prendi quell'arma? Con tutto
Lo spazio libero in giardino e con
Tutto lo spazio nello spazio, una parte
Del quale è ancora libero, vuoi accoltellarmi
Sulle scale? Hai trent'anni, ok, non
Sono venti, ma a essere fiscali non
Sono neanche quaranta, se non mi abbatti
Non ti abbatti e riprovi, uno stronzo
Che ti sposa lo trovi. Detto questo
Ho preso il volo, inteso come aereo,
Meditando "avrò fatto bene?", meditare,
Se fatto bene, può portare la sonnolenza
Che volevo, ah se portasse anche delle
Olive da snocciolare a piccoli morsi,
O qualcosa da bere a piccoli sorsi
E intanto fare ordine fra i ricordi,
Verso l'anticamera della pace, e poi
Nel corridoio, verso l'uno, io nel
Tempo libero provo l'infinito, il cielo
è ovunque, tocco il cielo con un dito,
In cielo mi sento parte di un ambiente
Cosmico, acronologico ma in movimento,
Fissare punti fermi è incongruo, volare
è una reale perdita di tempo. Il sonno
è il mio primo sogno, desiderio, dentro
Si muore tutti ma mica sul serio, la
Vit

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Written by: Emiliano Pepe, Jacopo D'amico

Lyrics © BMG Rights Management

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    "Nostalgia Istantanea Lyrics." Lyrics.com. STANDS4 LLC, 2024. Web. 27 Apr. 2024. <https://www.lyrics.com/lyric-lf/7208386/Dargen+d%27Amico/Nostalgia+Istantanea>.

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