Deus Ex Machina (feat. Fisso, Cizin & Snake B)

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Torpexx

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Osservo i volti sepolti dal tempo
Mi perdo tra fonti e racconti, rammento
Mi immergo in mezzo ai ricordi che ho spento
Conservo gli indizi raccolti qua dentro

La mia penna palpita sopra ogni pagina
Narrando un'umanità senza più un'anima
Non resta che aspettare un deus ex machina
Non resta che invocare una morte rapida

Clima da effetto serra, sono il virus principale sulla terra
Vuoi la conferma?! Guarda il tuo riflesso
Dall'antichità fino all'età moderna
Sono la calamità che ha avuto più successo
Quasi 8 miliardi e l'avidità non si è placcata
Sguardi d'insaziabilità assai sfacciata
Mi insidio con fermezza nell'assennatezza
Trasformando la purezza in vera mondezza
Nell'alimentazione faccio distinzione tra le specie
Chiamo tradizione la mutilazione nelle feste
Esseri senzienti imprigionati dal primo respiro
Trasformati in alimenti, sai è genuino
La mia propaganda nasconde terre bruciate
Consumi eccessivi d'acqua, atmosfere contaminate
Questo è il mio standard, fondare delle fobie
Commercializzando gola in cambio di pandemie

Osservo i volti sepolti dal tempo
Mi perdo tra fonti e racconti, rammento
Mi immergo in mezzo ai ricordi che ho spento
Conservo gli indizi raccolti qua dentro

La mia penna palpita sopra ogni pagina
Narrando un'umanità senza più un'anima
Non resta che aspettare un deus ex machina
Non resta che invocare una morte rapida

Prendo forma dalla cenere, in una notte oscura e tempestosa
Osservo il genere umano e stendo piano la mia prosa
Da Venere a Saturno, il mio canto notturno
Vaga taciturno, autunno di un'era silenziosa
Senza trionfi né tragedie, solo fasi intermedie
In mezzo a spazi vuoti, sacerdoti sulle proprie sedie
Conteggiano i devoti, inneggiano a remoti
Fenomeni prodigiosi, terremoti, tele voti
Tra secoli e millenni, sento l'eco dei dilemmi
Non risolti, vago cieco, fuoco greco, non lo spegni
Reggo la mia fiaccola tra le nevi perenni
Forse è solo un'altra trappola e non ne usciremo indenni
Sulla mia pelle i segni del tempo, memento
Interpreto i disegni, paziento, un frammento
Soltanto pochi cenni, rallento, mi addentro
In cerca di sostegni, a stento mi oriento

Osservo i volti sepolti dal tempo
Mi perdo tra fonti e racconti, rammento
Mi immergo in mezzo ai ricordi che ho spento
Conservo gli indizi raccolti qua dentro

La mia penna palpita sopra ogni pagina
Narrando un'umanità senza più un'anima
Non resta che aspettare un deus ex machina
Non resta che invocare una morte rapida

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