Ares (feat. Cholo & Lotty)

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Jigen

Daisuke Jigen (Japanese: 次元 大介, Hepburn: Jigen Daisuke) is a fictional character created by Monkey Punch for his manga series Lupin III, which debuted in Weekly Manga Action on August 10, 1967. Jigen is the marksman, aide-de-camp and best friend of Arsène Lupin III. Along with colleague Goemon Ishikawa XIII, he joins Lupin in pursuit of riches acquired typically by theft. Traveling across the globe, Jigen has garnered fame as a gunman with a wildly capable speed and accuracy. more »

3:00

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#2

Italian

 Watch: New Singing Lesson Videos Can Make Anyone A Great Singer

Mi ritrovo come sempre nella mia psiche, Nietzsche

Le mie rime come dinamite, lite

Glock 17,  Jack Reacher

Prendo il target, black market, tolgo vite

Vivo una scala di grigi, tra le Banlieue di Parigi

Dove non conta se dici, ti rompi il culo, poi vinci

Lo metto in culo a sti scarsi, froci der cazzo, codardi
Di "g" ne ho tanti e mixo i drammi ma non so calmarmi

La mia vita è un volo low cost sempre in slow-mo,
Flow d'acciaio rivestito in carbonio
Fotti Jigen, ti ritrovi aperto effetto strobo
Nella Bentley, con il tuo chain prendi fuoco

Prendo questo beat, impara
S'entra la tua miss, è manage
Non vesto Dior ne Prada
Però questa merda è Savage

Se penso all'altra serata,
Ennesima troia pippata,
Ribaltato nella parte buia della mia giornata

Sbocco in un attico in centro
Polare Artico dentro
Guardami negli occhi se hai le palle e dimmi che non mento
Jigen è genio e sgomento
Sregolatezza e imperfetto
Mando finti rapper esaltati a cagare nel letto

Rappo non stop, alimento un mostro
Sento che se smetto il corpo non mi regge, Moscow
Finti tipo Roblox
Meno come a Fort Knox
Firmo la condanna dell'anima angelo morto

Non pensare che finisco,
Senza basso spacco uguale, incido questo disco
Black Icon purple, come Discord
Flow da cambio
Galassia in fuoco, so' Mefisto

Passo il beat a Cholo perché è in buone mani,
Penso a quelle volte che mi nominavi,
Spezzo le catene perché siamo schiavi,
Dei soldati condannati al destino dei propri avi

È il cloo, sparami se puoi
Perché domani
perché domani Hola
E tu, fai di me ciò che vuoi
Usa le mani, se vuoi tirarmi ora

Ok sparo, dopo il buio
Senti il tuono dopo il lampo, sotto il diluvio
Che per un attimo sembrava fosse diverso
Come se non fossimo mai giunti a quell'eccesso

E lei mi rendeva potente, fanculo le altre
Fingevo di esser non vedente, ma vedo uguale
È che rimango stupefatto, le ho dilatate
Le pupille umane quanto riescono ad amare

Ed ho quasi preso ossessione da crearmi un vuoto
Che ho quasi confuso il bene del nostro con il loro
Ricordo come se "Placebo" qualcosa di buono
E no che io no, non sento, mi fingo sordo

E intanto tutto attorno cade, piano svanisce
E mi teneva dal collare, come le bisce
E se pur tanto silenziosa, ma come stringe
Dopo mi è rimasta al collo come ametiste

È il cloo, sparami se puoi
Perché domani
perché domani Hola
E tu, fai di me ciò che vuoi
Usa le mani, se vuoi tirarmi ora

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