Song parody of
Ipersensibile
by simone matteuzzi
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Guardo giovani maschi più belli di me
Che sanno sempre cosa dire
Tante belle ragazze che cantano meglio di me
E scrivono cose buone da mangiare
Le mie ruote, da sotto le gote, assaggiano ansie sinuose, già note
E, vuote alle tre di notte, giro autostrade coi pollici e forse
Sento come un qualcosina che non va bene
Io sento come una nauseetta che mi fa morire
Sento il vuoto cosmico nell'istruzione
Io percepisco tutti i microfoni dentro un acquazzone
Io sento guerra, sento morte, non provo amore
Esiamo rimasti a parlare a lungo io e te
Ma sai, non ti son stato mai a sentire
Mi dici cose troppo normali, per nulla interessanti
Mi lavi tutti i giorni e non usi più i contanti
Mangi in fretta la pasta mentre si imbarazza anche la tovaglia a pois
Io sono tutto distrutto, angosciato ed in lutto, guardo il sugo e in lui mi nutro
Di un certo qualcosina che non fa bene
Come una cattiveria che mi fa venire voglia di sparire
Sento sempre l'esigenza come di dover perire
Come un tenero presagio, come un libro, un dizionario che mi fa starnutire
Come un gatto, un lampadario, un disagio, un disco orario
E me ne torno a dormire
Guardo giovani maschi più belli di me
Che sanno sempre cosa dire
Tante belle ragazze che cantano meglio di me
E scrivono cose buone da mangiare
Le mie ruote, da sotto le gote, assaggiano ansie sinuose, già note
E, vuote alle tre di notte, giro autostrade coi pollici e forse
Sento come un qualcosina che non va bene
Io sento come una nauseetta che mi fa morire
Sento il vuoto cosmico nell'istruzione
Io percepisco tutti i microfoni dentro un acquazzone
Io sento guerra, sento morte, non provo amore
Esiamo rimasti a parlare a lungo io e te
Ma sai, non ti son stato mai a sentire
Mi dici cose troppo normali, per nulla interessanti
Mi lavi tutti i giorni e non usi più i contanti
Mangi in fretta la pasta mentre si imbarazza anche la tovaglia a pois
Io sono tutto distrutto, angosciato ed in lutto, guardo il sugo e in lui mi nutro
Di un certo qualcosina che non fa bene
Come una cattiveria che mi fa venire voglia di sparire
Sento sempre l'esigenza come di dover perire
Come un tenero presagio, come un libro, un dizionario che mi fa starnutire
Come un gatto, un lampadario, un disagio, un disco orario
E me ne torno a dormire