Song parody of
(Outro) E l'umanità morì (prod. ?¿? & Parolanuova)
by Parolanuova
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Io che vivo sognando dimmi perché insisto
Ad avanzar verso quell'om che sembra morto
Non è nella mia testa è solo vero, l'ho visto
Io che fui per ritornar più volte volto
La campanella suona, mi sveglio
Un corpo spellato è in lacrime, mi chiede "tu mi giudichi?"
Mi sporca m spintona
E il peggio, è che non scorgo
Alcun motivo per cui non voglia che mi ricorichi
Mostra una struttura n vetro specchiato essa è un trapezio
Sono sulla sommità e più scendo più provo ribrezzo
Più che un edificio è un buco confusionario e grezzo
Scavato da ogni pugno e sguardo lezio
Disincanto ospite
Atteso
Deprecabile
Distacco immediato
Dall'incanto
Disinnamorato
In ascolto
Di un mondo
Senza peso
Produttivo
Sei
Quello che ferma la trottolo
Definisce, sgretola
Il contatto con gli dei
Sono in fondo si sente
Dal mio senso di niente
La stanchezza mi ha cambiato, ancora mi sorprende
Pure la realtà mente, figurarsi la mente
Quado l'invidia è imperante, quando non sei niente
Da soddisfazioni alterne
A giornate eterne
Ma in fondo, chi sono? Incazzato, accidioso o solamente inerme?
Sale, guida, sgomma, crea una stria
Mi carica su e via
La sua identità è mia se guido con maestria
Diplomazia
L'autostrada è ormai imperante
Da quando fummo sul mezzo non la percorremmo avante
Mi faccio prendere da 'sta salita e da ogni spire
Che sembra andare oltre la spera che più larga gira
Guardo fuori e giro in tondo, vista o ragione è sbiadita?
È più responsabile chi segrega o chi invita?
Incognita, resta
Instrada. Dà carica
La mente, assetala
Bloccala, innalzala, affamala
Saturo il dettaglio stante e penetrante
Passi
Da soggetto a interlocutore
Cercar
Nei momenti dolci
Delusioni
Materia
Rimembrante dell'uman fervore
Chiedimi se sbaglio a
Non dar risposta
Forse è il solo modo di raccontare
Connessioni sinaptiche
Fulminee
Decisioni
Conoscenza
Che non voglia svelare
E mentre ammiro dalla cima, fiato greve e peso
Chiedo: "perché più ti senti in alto più senti un peso?"
Forse andare su è solo un aumento di tensione
Dovrei salir le scale e aprire quel portone?
La mia guida si butta, non sopporta la pressione
Apro, un paradiso in cartone coi lavori in corso
Mi fa pensare all'entusiasmo co cui sono accorso
E onestamente ora mi sento soltanto un coglione
Queste anime mi conoscevano, dissero: "senti
Avresti modo di porre fine ai tuoi patimenti
Se il peccato son le membra dl desiderio assorte
Sei disposto a cessarlo? A in contrare la morte?"
Io che vivo sognando dimmi perché insisto
Ad avanzar verso quell'om che sembra morto
Non è nella mia testa è solo vero, l'ho visto
Io che fui per ritornar più volte volto
La campanella suona, mi sveglio
Un corpo spellato è in lacrime, mi chiede "tu mi giudichi?"
Mi sporca m spintona
E il peggio, è che non scorgo
Alcun motivo per cui non voglia che mi ricorichi
Mostra una struttura n vetro specchiato essa è un trapezio
Sono sulla sommità e più scendo più provo ribrezzo
Più che un edificio è un buco confusionario e grezzo
Scavato da ogni pugno e sguardo lezio
Disincanto ospite
Atteso
Deprecabile
Distacco immediato
Dall'incanto
Disinnamorato
In ascolto
Di un mondo
Senza peso
Produttivo
Sei
Quello che ferma la trottolo
Definisce, sgretola
Il contatto con gli dei
Sono in fondo si sente
Dal mio senso di niente
La stanchezza mi ha cambiato, ancora mi sorprende
Pure la realtà mente, figurarsi la mente
Quado l'invidia è imperante, quando non sei niente
Da soddisfazioni alterne
A giornate eterne
Ma in fondo, chi sono? Incazzato, accidioso o solamente inerme?
Sale, guida, sgomma, crea una stria
Mi carica su e via
La sua identità è mia se guido con maestria
Diplomazia
L'autostrada è ormai imperante
Da quando fummo sul mezzo non la percorremmo avante
Mi faccio prendere da 'sta salita e da ogni spire
Che sembra andare oltre la spera che più larga gira
Guardo fuori e giro in tondo, vista o ragione è sbiadita?
È più responsabile chi segrega o chi invita?
Incognita, resta
Instrada. Dà carica
La mente, assetala
Bloccala, innalzala, affamala
Saturo il dettaglio stante e penetrante
Passi
Da soggetto a interlocutore
Cercar
Nei momenti dolci
Delusioni
Materia
Rimembrante dell'uman fervore
Chiedimi se sbaglio a
Non dar risposta
Forse è il solo modo di raccontare
Connessioni sinaptiche
Fulminee
Decisioni
Conoscenza
Che non voglia svelare
E mentre ammiro dalla cima, fiato greve e peso
Chiedo: "perché più ti senti in alto più senti un peso?"
Forse andare su è solo un aumento di tensione
Dovrei salir le scale e aprire quel portone?
La mia guida si butta, non sopporta la pressione
Apro, un paradiso in cartone coi lavori in corso
Mi fa pensare all'entusiasmo co cui sono accorso
E onestamente ora mi sento soltanto un coglione
Queste anime mi conoscevano, dissero: "senti
Avresti modo di porre fine ai tuoi patimenti
Se il peccato son le membra dl desiderio assorte
Sei disposto a cessarlo? A in contrare la morte?"