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Yee yee! We've found 16 lyrics matching trionfale.

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Ricordo la caccia ad un grande animale, ricordo un pub sulla via Trionfale
Ricordo il bullismo da tuta blu, ricordo il picco Montségur
Ricordo i canti celti e di ottobre i giorni più belli
Ricordo il povero Piero, ai concerti un incubo vero!
UNA NUOVA IDENTITA'
 Voglio adorare Te, in spirito e veritàVoglio adorare Te, in spirito e verità Lascio cadere, ai piedi Tuoi Questa veste così sporca, senza più dignitàSei Tu che mi rialzi, mi rivesti da reRiscrivi i miei valori,  Spirito Santo, i miei occhi sono su di Te Dove mi trovo non fa testo, in ogni luogo Tu sei lo stessoTu soffi ed io respiro, ero polvere, ora ho un'anima Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me Voglio adorare Te, in spirito e veritàVoglio adorare Te, in spirito e verità
Il legno della croce, riporta dei segniDella morte sconfitta, dei suoi disegniSu roccia hai fondato, la casa del PadreMi fermo davanti, il velo si apreMilioni di carri, ricoprono il cieloUna festa di voci risuona con zeloUniamoci al coro, che amiamo cantareUn inno trionfale, una lode che sale al Tuo cuore Tu sei i colori, ai confini della mia ombra Lo spazio tra le parole, il silenzio che copre ogni rumore
Pour moi bien sûr c'est la même chose
Mon ange, ma belle, ma rose
La vie est plus douce cet journée
Je voudrais savoir pourquoi 
Tu es tellement fantastique
Ton sourire est si magnifique!

E dopo questo esordio, spontaneo, certo trionfale
Le dissi che era più bella dell'aurora boreale
Lei subito arrossì colpita dal complimento
Potere della retorica, era iniziato il corteggiamento

Bonsoir mademoiselle com on ça va...
Non ci credo ai cantautori ubriaconi
Che di notte da Mario scrivono le canzoni
Non ci credo ai film noiosi, ai registi spocchiosi
Coi loro baffi incerati e i sermoni alla Godard
Non ci credo al villaggio globale
Che va sempre bene e il futuro è trionfale
Non ci credo all' allarmismo del telegiornale
Che oggi son rose e poi domani si muore

Io credo nelle ossa rotte
Nei concerti sempre vuoti
Nella mia punto sverniciata
Nella radio che dà i Clash
Io credo nell'alba con gli amici
Nel bicchiere di kinotto
E nel peggio del peggio di te

Non credo che per fare un disco punk
Ci voglia per forza un produttore punk
Non credo al televoto, ai giudici imparati
Che si truccano male e si vestono anche peggio
Non ci credo ai vecchi superstiziosi
Che se rompi uno specchio sette anni di guai
Non ci credo ai parlamentari stressati
Che per staccare la spina ci vuole la cocaina

Io credo nelle ossa rotte
Nei concerti sempre vuoti
Nella mia punto sverniciata
Nella radio che dà i Clash
Io credo nell'alba con gli amici
Nel bicchiere di kinotto
E nel peggio del peggio di te

Io credo nelle ossa rotte
Nei concerti sempre vuoti
Nella mia punto sverniciata
Nella radio che dà i Clash
Io credo nell'alba con gli amici
Nel bicchiere di kinotto
E nel peggio del peggio di te
E nel peggio del peggio di te
E nel peggio del peggio di te
Gesy Gesy Gesy Gesy
San Luigi dei Francesi
Muoio come un poveraccio
Vivo come un Caravaggio
Una vita dissoluta
Passa un'ombra di sambuca
Passa un'ombra sulla nuca
Passat nera più che scura
Questo sound ti oscura a vista
Neanche fossi un oscurantista
Metto foto di cibo su insta
Solo quando vi mangerò in testa
Fatto per me non per mia madre
Non ho i fra che soffron la fame
Sono un borghese Non delle borgate
Sono Scorsese Un po' Woody Allen
Bravi ragazzi ci siamo davvero
Non ho pistole tenute nel retro
Non ho tenute con i canne mozze
Faccio match point Non Keyser Soze
Midnight in Paris ti porta a Roma
Però Parì val bene una messa
Io della gloria già sento l'aroma
Scrivo la storia vado a Canossa
Porto la fotta ma sono un Signore
Pogo sul palco gessato marrone
Così se muoio per eccitazione
Vengo alla morte ma con del pudore
Vengo alla festa del tuo allibratore
Punto sul cavallo bianco marrone
Bianco perché puro di cuore
Brown nel fango corre per ore
Parli di Jesus ma io non lo vedo
Parli di Gesy guarda concreto
Canini avorio pallidi ghiaccio
Li lavo spesso poi li risciacquo
Uso il sangue di un rapper pacco
Morto il 28 del mese di Marzo
Come le palme ingresso trionfale
Sopra la base mi lascio baciare
Fanculo Giuda
Fanculo Giuda
Mi sento Caino
So già infamare chi incula primo
Non voglio indietro quello che è mio
Perché ho tutto da dimostrare
Ma voglio Pietro figlio di Dio
Che dia le chiavi per aprire il mare
Senza uno sfondo come Merisi
Luce di fondo che squarci il Male
È quasi Natale ma in ufficio c'è un annuncio
Thomas sorride con un tono un po' trionfale:
"Mi prendo due settimane sapete che farò?
Vado in Lapponia con quelli alti come me starò!"
I colleghi si guardano un po' perplessi
Mentre Thomas fa le valigie sparendo nei recessi
"Buon Natale a voi!"
Il buio non può cancellare il buio; 
solo la luce può" 

Sempre 'n fucile ce sta 
Che nell'ombra
s'apposta
Che ce ricordi e c'ensegni
La debolezza dei sogni

E King intanto va giù
Come un leone ar safari
Mirino non serve più
Inutile che rispari

Un tempo Pink, urlava forte
da dietro er muro 
se de là c'era quarcuno
E ora e' certo 
Ora che Floyd e' morto
E Come daje torto
nun ha risposto niente 
Solo gli sguardi de la gente
E Hanno capito,
 hanno Guardato… niente
Manco un passante
Solo un silenzio assordante
Neanche 'n cristiano
Che abbia allungato na mano

Dopo tutti i discorsi e la retorica
Er ginocchio preme ancora su st'America
Er presidente nun ragiona, come ar solito delira
La gente nun respira 
-E sta follia intanto vola,
s'avvicina
nun basta pe fermalla na mascherina
ma e' na cosa contagiosa e nun se vaccina
lentamente se posa e ce allontana

dalla curva de no stadio
fà usci' gli scheletri dall'armadio
Se nasconde dietro no stendardo, un simbolo, no scopo divino
Un consijo sopraffino, levatejelo er vino

Striscia dietro un ideale,
Er colore de na nazione
Na musica trionfale
Che sa de potenza

La banda nun sona pe' tutti la stessa
e dà 'n senso d'appartenenza
anestetizza la coscienza
Pe lascia er posto a l'obbedienza

Te ritrovi a na parata
In men che non se dica
Davanti a li sordati tutti in riga
sembrano sempre dalla parte della gente
Ma poi er discorso s'enverte
Sempre comanna chi è potente
Chi glielo toje più er potere
Prova a levaje la sedia dar sedere

Parte con un circolo
Un pensiero che 'n se fa srupolo
Parla alla pancia della gente
Senza anna' per sottile
Diventa autoreferenziale
Chiuso ar fondamentalismo
finisce ner concentrazionismo
La porta si aprì all'improvviso,
Ed i soldati entrarono
Con passo trionfale
Seguiti dal Barone.

I soldati presero lui
E con le loro spade
Trafissero il suo corpo indifeso.
Fumo una torcia
Per fare luce dentro
Per riuscire a capire ciò che sento
Per pensare ho bisogno di silenzio
Ma voi non state zitti un momento
Sono moto elicoidale
Sono somma vettoriale
Di moto rettilineo
E moto circolare
Sono casuale
Sono causale
Sono causa di cosa mi ha fatto male
Ah
Finito il tempo dei miracoli
Alza il culo aguzza i reticoli
Usa i tentacoli
Joga Bonito
Dai spettacolo
Vale todo nel rettangolo
O finisci all'angolo
Ah
Muori poi risorgi
Progettati per andare avanti
Come lune piene
Poi calanti
Sedia al cenacolo
Dal tabernacolo
Uno mi tradirà
Imito Dio lui capirà
Vorrei piangere
Non ricordo come
Ciò che faccio
Lo faccio
Solo nel mio nome
Se la vita schiaccia
Spacca tutto sopra sta traccia
Dai forma all emozione
Questa è la situazione
Oggi sono solo
Spicco il volo
Sono in corrida
Levi Strauss mata el toro
Solida ancora i miei vizi
Torno a tavola
Nero d'Avola
E pregiudizi
E riinizi
Nostalgia di epoche mai vissute
Come Werther
Scala sociale
Bobby Spencer
Faccio parte dei figli
Di verga i vinti
In marcia trionfale sui social
Belli tristi e finti

Viaggi mentali così lunghi
Jet lag
Propulsione nuovi mondi
Jet pack
Alzo i giri al testa Rossa
Red head
Volo in alto troppo in alto
Sun check
Come dedalo e la sua prole
Ali di cera
Avvicina un petalo
Vicino al sole
Rischi che si sciolgano anche le Parole
Accendete il toro e il suo creatore

Questo è il suono della giungla
Rap piglia
La voce nella testa che urla spacca
Che scompiglia
La musica per livellare
Toglie a ricchi
Robin hood
Nella foresta di sherwood
Ingordi e sazi
Fatte le leggi
Imposte tasse e dazi
Siamo pazzi?!
Morgan ti avrei liquidato
La tua scelta è conveniente a rischio dello stato
Lo status che sorpassa il collettivo
E' la tendenza sempre in voga anche ad uso coercitivo Guardo in basso, ma dall'alto finché vivo Sovrano in un pianeta di cui sono cittadino
Poni attenzione: non ti lascio la mia identità Sappi Adam non mi metto sotto autorità
Come Equitalia, fosse fatta per un'equità Terrebbe conto dei suoi morti nella mia città
Alle porte della città mentre stavo entrando C'era un presepe, un po' di folla ed era tutto incanto Tra i monumenti e le rovine sotto un cielo blu Che guardo ancora con degli occhi che io non ho più Alle porte della città che sto contemplando All'alba sorge un nuove sole per chi sta cambiando Tra desideri e sogni astratti dentro quel che fu Vivo in emozioni antiche come in un dejavù
Venduti di ogni tipo, ma sto sereno tipo Renzi se Borghezio narra ciò che pare un mito
E godo delle bellezze passando tra i reperti Ignoro il mio passato dalla torre dei Lamberti Cerco l'aria pulita ad un'alta quota
e te che ti presenti con un sincero sorriso Punto alla vetta di Babele con chi con me affronta la verità dell'inganno di chi ci ha deriso
Per le vie principali passo e sento che c'è vento di cambiamento e risposte ai miei perché Capo di me stesso eppure scisso come i Dear Jack Caro Jack, se mi squartassi otterresti più me
Nel mio cammino cammino per andare distante La conoscenza è la guida di cui mi fido Confido che l'orologio grande segni l'istante
in cui tutto lascia spazio al divino
Alle porte della città mentre stavo entrando C'era un presepe, un po' di folla ed era tutto incanto Tra i monumenti e le rovine sotto un cielo blu Che guardo ancora con degli occhi che io non ho più Alle porte della città che sto contemplando all'alba sorge un nuovo sole per chi sta cambiando Tra desideri e sogni astratti dentro quel che fu Vivo in emozioni antiche come in un dejavù
Scrivo il mio nome sulla pietra, dentro l'Arena per onorare le battaglie sopra la rena
Per ricordarmi di lottare ogni singolo giorno
e continuare anche con dei tagli sopra la schiena Siamo niente e tutto, forse frutto di un miracolo Soggetti ad una perversione vista in un triangolo Cosa succede se i soggetti dopo evadono? Passo trionfale sotto gli archi e supero l'ostacolo
Che ce bastava un pallone pe' esse felici a noi maschietti
E a voi femminucce un fiore, qualsiasi cosa
Ogni minima stronzata eravamo là col sorriso
Sempre, a ballà, a cantà, senza pensieri
Senza alcun tipo di pensiero
Mi manca essere bambino
Mi manca corre sopra un prato di lino
Mi manca reagì d'istinto e
Giocare a nascondino
Quando tutto aveva un senso
Quando eravamo belli e buoni
E toccava tornare a casa presto
Mi manca giocare a pallone co' nonno
A fa' i carabinieri, a fa' e pistole cor pongo
Manca anda' al mercato trionfale co' la nonna
Mi raccomando Valentì dacce la sogliola più bona
Mi manca fare mille domande senza esse soddisfatto
Mi manca la mia stanza, mi manca il mio gatto
Mi manca voler fare il calciatore, anche da scarso
Mi manca Giulio il giornalaio
Mi manca dare i baci sulla guancia
Mi manca la maestra che s'incazza
Mi manca chiamarla per sbaglio mamma (Ah!)
(Tienici un posto lì con te)

Dio perdonami
Coprimi da squadre mobili, dagli elicotteri
Da indagini, dai lacrimogeni
Dio ricordati
Proteggici, proteggimi
Protetti dai proiettili, senza anti-proiettili
Qui cadono i meglio, ripensaci, mamma pensami
Quando anch'io starò là in cielo, sì (in cielo, sì)
Giovani ribelli, morire in piedi, cadute brevi
Cadono pietre, cadono petali, catene ai piedi
'Ste vite su 'sto foglio, rispettami
Ragazzi persi, ragazzi a pezzi
Ho provato tanto, non sai quanto, a dire a me: "Riflettici"
Fino a quando 'sto Stato ha messo in ginocchio i miei
Persone umili, stufi di esserne succubi, pagando mutui
Loro che sempre hanno pagato, muti
Destini ingiusti, ragazzi stufi, giovani davanti a giudici

Dio se sei vicino a me
Proteggi 'ste persone, sì
Ricordati 'sti nomi qui
Tienici un posto lì con te
Dio se sei vicino a me
Proteggi 'ste persone, sì
Ricordati 'sti nomi qui
Tienici un posto lì con te

Monolocale, agglomerati, mono cromati
In sei in sei metri quadri, orologi oro, cromati
Lontano dai bei ricami, lontano dai bei locali
Quanti uccisi da altri, quanti con proprie mani, sì
Nati in stessi palazzi, tombe su stessa strada
Anni stesse cazzate, qualcuno non si è rialzato (sì)
Case occupate, sgomberate, rioccupate
Ragazzo scappa al segnale, droghe in casa, case assegnate
No, no, non sai di che parlo
Da 'sta zona a Trionfale, da Milano allo Zen
Da Prati alle popolari
Scrivo 'sto pezzo per chi ha perso, per chi ha paura
Che sappia che non è l'unico e si senta meno giù così

Dio se sei vicino a me
Proteggi 'ste persone, sì
Ricordati 'sti nomi qui
Tienici un posto lì con te
Dio se sei vicino a me
Proteggi 'ste persone, sì
Ricordati 'sti nomi qui
Tienici un posto lì con te

Lo sai, mi sembra sia domenica
Città gelida, settica, deserta
Qua stare soli leviga
'Sta vita che ci dà?
Beh allora puoi chiamarmi Zar
Welcome this is MG's World
I'm back, I'm back
You can't fuck with his skillz, no
I'm back, I'm back
Welcome this is MG's World
I'm back, I'm back
You can't fuck with his skillz, no
I'm back, I'm back
Arrivo nel locale, neanche il tempo
Di entrare, che un tale guardando male
Mi punta il dito e grida "Tu!" Lo
Vedo arrivare, camminata trionfale
Pensando: "che vorrà fare?" Sto
Tizio ora lo butto giù
Sedici anni mi pare, snapback
Militare, brache attillate altezza
Ascellare, giacchetta con polo blu
Questo perfetto esemplare del
Fighetto attuale dice: "ti voglio sfidare".
"dai non c'è male
Si tira a campari con qualche compare ma nulla di speciale
Solita vita da funerale"
"Eh lo so è un dramma generazionale
Anche se è una generazione tale e quale alla precedente se non fosse per l'espediente digitale
Il cui contagio è tumorale culturale
Ma il disagio è uno stato mentale provocato da un apparato statale che ti vuole spietato e letale
Una gara in cui chi prevale appare funzionale nel sociale
Un'epocale corsa al capitale
Può capitare si lo so è brutale
Ma alla fine c'è quell'evento annuale in cui nasce l'agnello sacrificale
Sorridi è un momento trionfale
Può sembrare immorale ma sappiamo chi immolare per il nostro peccato originale
Per cui beviti un altro boccale e intona un brindisi cordiale
Festeggia in modo plateale!"
Nell'anno '99 di nostra vita
Io, Francesco Guccini, eterno studente
Perché la materia di studio sarebbe infinita
E soprattutto perché so di non sapere niente
Io, chierico vagante, bandito di strada
Io, non artista, solo piccolo baccelliere
Perché, per colpa d'altri, vada come vada
A volte mi vergogno di fare il mio mestiere

Io dico addio a tutte le vostre cazzate infinite
Riflettori e paillettes delle televisioni
Alle urla scomposte di politicanti professionisti
A quelle vostre glorie vuote da coglioni

E dico addio al mondo inventato del villaggio globale
Alle diete per mantenersi in forma smagliante
A chi parla sempre di un futuro trionfale
E ad ogni impresa di questo secolo trionfante
Alle magie di moda delle religioni orientali
Che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero
Ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
Che squittiscono ad ogni ora un nuovo vero
Alle futilità pettegole sui calciatori miliardari
Alle loro modelle senza umanità
Alle sempiterne belle in gara sui calendari
A chi dimentica o ignora l'umiltà

Io, figlio d'una casalinga e di un impiegato
Cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
Che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia
Io, tirato su a castagne ed ad erba spagna
Io, sempre un momento fa campagnolo inurbato
Due soldi d'elementari ed uno d'università
Ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
Dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà

Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito
A chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
O sceglie a caso per i tiramenti del momento
Curando però sempre di riempirsi la pancia
E dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati
Ai ceroni ed ai parrucchini per signore
Alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati
Al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore
A chi si dichiara di sinistra e democratico
Però è amico di tutti perché non si sa mai
E poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e gli è simpatico
Ed è anche fondamentalista per evitare guai
A questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni
Fatto di nebbia, pieno di sembrare
Ricolmo di nani, ballerine e canzoni
Di lotterie, l'unica fede il cui sperare

Nell'anno '99 di nostra vita
Io, giullare da niente, ma indignato
Anch'io qui canto con parola sfinita
Con un ruggito che diventa belato
Ma a te dedico queste parole da poco
Che sottendono solo un vizio antico
Sperando però che tu non le prenda come un gioco
Tu, ipocrita uditore, mio simile
Mio amico
Young Snapp made another hit

Mor e gelusì e nun dorm a nott pecchè nun riesc a capì
Te si nnammurata e n'at, ma ir sol a mia
Tu si a prov ca na storia overo po fernì
Ma nun po fernì accussì
Me ne vuless i, luntan a chi me parla ancor e te, pe nun suffrì
Io ca nun teng o curagg e cancellà e fotografie
Pecchè vuless ca tu fuss semp e solo a mia

I ca nun agg maje sufferto pe nisciuno
Giuro, fin a quand nun t'agg cunusciuto
Vedev a luce rint'a chill'uocchij scur
Si ce stiv tu nun me sentev sul
Nun er comm pensavo io, fors si stat n'error
I ca m so illuso comm facc a nun purtà rancor
Teng l'uocchij chius, sto pensann a Quand rev o core
A chi m'ha delus, e pur saccio ca sbagliass ancor
Per me è parole tenen valor
'O ssaje ca o ben nun è n'accessorio
Rincell a chill ca te po accattà o munn sano
Ma uno sincero comme me nun o truov

Mor e gelusì e nun dorm a nott pecchè nun riesc a capì
Te si nnammurata e n'at, ma ir sol a mia
Tu si a prov ca na storia overo po fernì
Ma nun po fernì accussì
Me ne vuless i, luntan a chi me parla ancor e te, pe nun suffrì
Io ca nun teng o curagg e cancellà e fotografie
Pecchè vuless ca tu fuss semp e solo a mia

Ho fatto un sogno e tu non c'eri, via dei miei desideri
Ogni parola detta ora avvelena i miei pensieri
E sei cambiata dopo di me per qualcuno forse
L'acqua non sgorga mica già sporca dalla fonte
E una parola è troppo, due invece sono poche
So che ci butto l'occhio ma le altre sono vuote
E nel silenzio pure i miei ricordi fan rumore
E a perdere qualcosa questa poi prende valore, seh
Io non so seguire un consiglio, non ho mai pianto un naviglio
Pensavo mi avesti dato un figlio, non è una carezza, è un artiglio
Il primo appuntamento a scopare, tu sei il binomio della mia vita
Ad ogni entrata trionfale segue una pessima uscita

Mor e gelusì e nun dorm a nott pecchè nun riesc a capì
Te si nnammurata e n'at, ma ir sol a mia
Tu si a prov ca na storia overo po fernì
Ma nun po fernì accussì
Me ne vuless i, luntan a chi me parla ancor e te, pe nun suffrì
Io ca nun teng o curagg e cancellà e fotografie
Pecchè vuless ca tu fuss semp e solo a mia

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